Primavera del 1975. Woody Mellor comincia a farsi chiamare Joe Strummer. All’incirca nello stesso periodo Allan Jones, una conoscenza dei tempi di Newport, comincia a dare notizia dei 101’ers sulle pagine di Melody Maker. Quell’estate, Joe e Paloma vanno prima in Spagna – dove il Nostro si appassiona alle vicende della guerra civile e alle brigate internazionali che combatterono contro i franchisti – e poi, in autostop, in Marocco.
Al ritorno, la band riprende a macinare concerti e a fare progetti, trascinata sul palco dall’esuberanza e della crescente sicurezza del frontman. Il sottobosco londinese è in fermento. Malcolm McLaren e sua moglie Vivienne Westwood, un situazionista e una stilista underground, gestiscono un negozio che si chiamava “Let it rock” e che adesso si chiama “Sex”. Prima vendeva dischi di oscuro rock’n’roll e vestiti per teddy boys, adesso mettono in vetrina attrezzi in lattice e vestiti provocanti. McLaren è in contatto con New York, ha fatto da manager ai New York Dolls prima che le droghe e le divisioni personali ne decretassero lo scioglimento. Ha visto i Ramones al Cbgb’s, il locale del punk sulla Bowery, ed è rimasto folgorato dal look di Johnny Thunders. A New York va in scena la fine del sogno degli anni Sessanta, una specie di ribellione egoistica al governo democratico che al tempo stesso annuncia e previene la controrivoluzione reaganiana del decennio successivo. A Londra, al contrario, i conservatori sono stati già al potere e hanno segnato un’egemonia forte. Cederanno Downing Street ai laburisti per una breve parentesi tra il ’74 e il ’79, segnata da un governo di minoranza debole e disperante. Insomma, è già cominciata la guerra a bassa intensità del thatcherismo contro i sindacati e i diritti sociali. Continue reading “18. Da che lato del letto hai dormito?”
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