Gli eventi che portano Joe Strummer a scegliere i Clash ci arrivano da ricostruzioni frammentarie, spesso divergenti e poco chiare. I fatti sono stati messi in fila in una catena di sequenze mozzafiato da Pat Gilbert in “Death or Glory”.
Antefatto: in un pub di Portobello Road Mick Jones e il chitarrista Keith Levene incontrano Paul Simonon, il rude boy di Brixton che Jones aveva provinato come cantante in un’esibizione disastrosa. Mick è rimasto colpito dal carisma e dalla sensibilità artistica di Simonon, dunque dice a Levene: “Penso che possa diventare il nostro bassista, anche se non sa ancora suonare”. Paul accetta e si mette subito a studiare. Racconterà di aver cominciato con il primo disco dei Ramones. Manipolando il bilanciamento dello stereo era possibile escludere il suono delle chitarre o del basso e quindi suonarci sopra.
I fatti. Quel giorno all’Hennekey Pub, i tre devono essersi detti qualcosa anche su Joe Strummer. Il caso vuole che lo incontrino pochi giorni dopo, e siamo al 13 maggio, in fila all’ufficio di collocamento per ritirare il sussidio di disoccupazione. I quattro, Joe da una parte e Mick, Paul e Keith Levene dall’altra, cominciano a fissarsi. “Pensai che volevano fare a botte – racconterà Joe – Così cominciai a prendere in esame la faccenda: chi avrei aggredito per primo? Optai per Mick, sembrava più magro. Paul invece pareva uno tosto”.
Il sabato seguente, Mick e Paul sono al mercato di Portobello Road con Glen Matlock, il bassista dei Sex Pistols prima di Sid Vicious. Incontrano Joe e Glen, che lo conosceva, comincia a parlarci. Mick avrebbe detto a Joe che gli piaceva ma non apprezzava la sua band.
A questo punto Bernie Rhodes prova a chiamare Joe allo squat dei 101’ers. Al telefono risponde il chitarrista del gruppo, Dan Kelleher, che intende fare finta di essere Joe per capire cosa sta succedendo. Bernie se ne accorge e taglia corto. Allora va ad acciuffare il suo uomo di persona, ad un concerto dei 101’ers di un paio di giorni dopo, e gli dice: “Hai 48 ore per decidere se vuoi entrare nel gruppo che stiamo formando”. L’azzardo del manager, compiuto con ogni probabilità tenendo all’oscuro gli altri futuri Clash e inaugurando una strategia del divide et impera che spesso utilizzerà, mette Joe in grandi ambasce. Solo pochi giorni prima la sua band attuale ha firmato per un nuovo singolo con la Chiswick e le copie di “Keys to your heart” stanno per essere spedite ai giornalisti. Non conosce neppure i membri del gruppo che dovrebbe scegliere, abbandonando i 101’ers che cominciano a essere conosciuti. Si tratta di una rottura con una comunità e con lo stile di vita che conduce ormai da anni.
Secondo Chris Salewicz, in quelle ore di dubbio Strummer consulta il libro dei Ching. I quali danno questa risposta sibillina: “Stai con i tuoi amici”. Joe deve aver pensato che i suoi amici adesso sono quei ragazzi coi capelli corti che girano per Londra stretti nei giubbotti di pelle e uniti come una gang.[continua qui]
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