Joe ha solo pochi mesi e Ronald Mellor viene trasferito al Cairo, in Egitto. I Mellor conducono una vita relativamente agiata, invitano amici a casa, organizzano cocktail party. Pare che avessero addestrato Joe e suo fratello David a preparare i drink e servirli agli ospiti. Si vocifera di simpatie “filo-marxiste” e frequentazioni pericolose da parte di Ron.
Di sicuro, quando Nasser prende il potere, l’Egitto adotta una Costituzione di impronta socialista e scoppia la crisi di Suez, i Mellor vengono trasferiti a Città del Messico. Il piccolo Joe assiste ad alcuni terremoti, che anni dopo citerà tra i suoi primi ricordi da ragazzino e che citerà nel titolo del suo primo disco da solista: “Eartquake Weather”, con riferimento ai suoi soggiorni in California.
Quando Joe ha otto anni i Mellor vengono spediti a Bonn. Qui, ricorderà il futuro frontman dei Clash, l’atmosfera è molto dura, la guerra fredda è dietro l’angolo e c’è diffidenza verso gli stranieri Il carattere di David è ombroso. Joe, al contrario, mostra di saper badare a se stesso ma è costretto a trovare nuovi amici ad ogni trasloco. È a questo punto, dopo un soggiorno londinese causato da un’ulcera, che i Mellor comincia a pensare di acquistare una casa in Inghilterra, per fare in modo che i suoi figli abbiano a disposizione un punto di riferimento stabile.
Il problema di Ron – e ciò confermerebbe che si trattava di tutto tranne che di un alto funzionario della diplomazia – è che non ha soldi da parte. Così, decide di prendere carta e penna e con un francobollo “air mail” riesce a convincere una zia che vive ancora in India e che ha sposato un facoltoso pachistano a prestargli le 600 sterline che gli occorrono per pagare l’acconto e comprare una casa da 3500 pound a sudest di Londra, appena fuori dal borgo di Croydon, nel Surrey, la contea che confina con l’area metropolitana di Londra. La casa dei Mellor è un bungalow discreto, arredato con semplicità. Secondo i vicini nell’abitazione si respira un’atmosfera calda e accogliente. Richard Evans ha qualche mese più di Joe, che pare aver ereditato la vivacità ma anche le rudezze del padre. Parlando con Chris Salewicz, ricorda il suo amico dell’epoca come un tipo “positivo”, sempre pronto a coinvolgerti nelle sue attività e trasmetterti entusiasmo, soprattutto capace di “convincere il prossimo di essere meglio di quanto si creda”. “Quando aveva una buona idea – dice ancora Evans – era capace di fare in modo che pensassi che l’idea l’avevi avuta tu”.
Ron e Anna Mellor scelgono la City of London’s Freemen’s School di Ashtead per i loro figli. Il collegio è un istituto pubblico che era nato come orfanotrofio alla fine del diciannovesimo secolo e che si trova ancora oggi a una ventina di chilometri dalla zona in cui vivevano. Per uno strano incrocio del destino, la sede originaria era nel quartiere di Brixton, nella Londra dell’emigrazione giamaicana che segnerà indelebilmente il percorso politico, culturale e musicale di Strummer. Poi, fin dagli anni Venti del Novecento, il London Freemen’s si è trasferito in periferia. Joe e David vi entrano nel 1961, quando hanno rispettivamente nove e dieci anni. Molto tempo dopo, quando già si chiamerà Strummer invece che Mellor, lo scolaretto ormai cresciuto racconterà, mentendo, che al momento del test d’ammissione aveva toppato e dunque era stato ammesso soltanto per via del fatto che suo fratello era già entrato. [continua qui]
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