Non c’è solo lo sfratto ad incrementare la consapevolezza politica del busker Woody e metterlo sulla strada per diventare Joe Strummer. Poche settimane dopo, mentre sta suonando alla fermata di Oxford Circus, un altoparlante comincia a gracchiare sulla sua testa, ordinandogli di fermarsi e annunciandogli che la Transport Police ha ricevuto l’ordine di arrestarlo. Allora lui si rivolge a un passante: “Lo hai sentito anche tu? Questo è il 1984”. “Lui mi guardò come se fossi pazzo e corse via- racconta Joe al New Musical Express anni dopo – Io raccolsi le mie cose e me ne andai”.
Per i nove mesi successivi, la comunità che ruotava attorno allo sgomberato appartamento chiamato Vomit Heights gravita sempre più attorno alla fattoria del padre di un amico che si trova a Blandford Forum, nel Dorset. Qui, a duecento chilometri dalle atmosfere orwelliane delle metropoli londinese che Joe canterà con i Clash in “1977”, il gruppo diventa ancora di più una comune tardo-hippie: si vive a contatto con la natura, si suona, si sperimentano droghe lisergiche, si fa l’amore. Il protagonista della nostra storia è solito dormire in un tepee, una tenda indiana, sovente in compagnia di Deborah Kartun, per la quale presto svilupperà sentimenti amorosi. Così, quando questa deve lasciare l’altrove di Blandford Forum per trascorrere un paio di settimane coi suoi genitori, il ventenne Joe le scrive una lettera che descrive bene questa fase di vita.
“Cara Debbie,
ho le braccia e le gambe doloranti. Ho lavorato alla fattoria tutto il giorno. È un buon lavoro perché, capisci cosa intendo, è ‘in sintonia con le stagioni’. Ho ricevuto la tua lettera ed è stato fantastico. Mi ha fatto davvero bene leggerla, mi ha messo di buonumore. Spero che non assomigli al disegno qui a fianco [si riferisce a una sua caricatura di Deborah]. L’altra sera eravamo in giro in attesa di essere pagati dopo il lavoro quando è spuntato Ken Turner. Quando abbiamo cominciato a far girare le canne si è infastidito ed è andato via. Immagino la casa, i campi e gli alberi dall’ultima volta che ci siamo stati insieme. Vedo che anche tu ci pensi. Vorrei essere con te, due settimane non sono lunghe dopo tutto ma sono un po’ triste per il fatto che io lavoro e tu sei in vacanza. Amore Amore amore. Woody XXX. Ti amo”.
Woody si mostra capace di affetto anche verso i maschi della compagnia. Quando ritiene che uno di questi, Dick The Shit, stia cominciando ad esagerare con le anfetamine, lo mette a sedere in una stanza e gli fa ascoltare ripetutamente “Speed Kills” (“lo speed uccide”) dei Canned Heat. “È stato un vero amico a farlo – racconta Dick – E mi ha aiutato ad uscirne”.
L’idillio finisce quando un’altra delle inquiline della fattoria, Helen Cherry, va alla porta ad aprire al postino completamente nuda. Questi torna in paese e racconta di quel luogo dove si consumano le peggiori perversioni. I ragazzi vengono sbattuti fuori e Joe torna in città. [11. continua qui]
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