John Grahm Mellor nasce il 21 agosto del 1952 ad Ankara, in Turchia. Nello stesso anno, il paese entra ufficialmente nel Patto Atlantico, sotto l’ombrello della Nato, e diventa un avamposto filo-Occidentale nell’Asia Medio-Orientale. Il neonato Joe che non è ancora Strummer fa la sua comparsa in una famiglia composta da una fitta rete di lingue, itinerari e incroci che attraversano mezzo mondo e che contraddittoriamente hanno a che fare con la storia del colonialismo, dei conflitti mondiali e della guerra fredda. Ha un fratello più grande, si tratta di David Nicholas, che nato il 17 marzo dell’anno precedente, il 1951, a Nairobi, dove suo padre prestava servizio prima di essere trasferito ad Ankara.
I genitori si chiamano Ronald Mellor e Anna Mackenzie. Lui lavora nel corpo diplomatico britannico, lei – che si era sposata in prime nozze con un suo collega infermiere – era originaria di Bonar Bridge, un villaggio nelle isole Highland, a nordovest della Scozia. Nel corso della seconda guerra mondiale Anna aveva scelto di servire nel Royal Army Medical Corpse ed era stata mandata in India. Qui aveva incontrato il giovane Ron, che all’epoca prestava servizio come militare. Il padre di Ron – Frederick Adolph Mellor, di origine ebrea-tedesca – aveva lavorato come dirigente nella costruzione delle ferrovie in India, ad opera dei colonizzatori britannici ed era morto nel 1919, quando Ronald aveva solo tre anni. Sua moglie Muriel, la madre di Ron, aveva origini armene e, come molte donne che vivevano da benestanti nelle colonie dell’impero, era alcolizzata. Sarebbe morta nel 1927 di cirrosi epatica, anche se Joe non avrebbe mai saputo la verità: ha sempre pensato che i suoi nonni paterni erano morti assieme in un incidente ferroviario.
Negli anni si sono succedute leggende e dicerie circa la famiglia Mellor. Alcuni hanno detto che Ronald era addirittura ambasciatore e che quindi Joe avesse nascosto le sue origini altolocate per non perdere credibilità. La verità è che Ron, uomo intelligente e curioso, tendeva sempre a minimizzare il suo ruolo all’interno degli uffici della cancelleria britannica (“Sono del terzo segretario del terzo sottosegretario”, era solito dire). Tuttavia, il funzionario al servizio di sua Maestà ha incarichi non appariscenti eppure molto delicati: si occupa in particolare di decodificare e scrivere messaggi in codice e di far circolare informazioni riservate negli uffici diplomatici. Ancora nei primi anni settanta, ad esempio, quando Joe comincia a suonare in mezzo alla strada come busker e la famiglia Mellor è ormai tornata in Gran Bretagna, verrà svegliato nel cuore della notte per occuparsi di certi messaggi che il primo ministro dell’epoca, il conservatore Edward Heath, aveva scritto in occasione del suo incontro con il maresciallo Tito, presidente della Repubblica federale socialista jugoslava. [continua qui]
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